Concerto d’organo e mostra fotografica a Corniglia 27 e 28 giugno 2025
📍 Sabato 28 giugno alle ore 21: Concerto d’organo a Corniglia
📍Dal 27 giugno al 4 settembre: mostra fotografica “C’eravamo tanto amati” di Paola Gallo Balma
🎶 Concerto d’organo e mostra fotografica ovvero Corniglia tra musica e memoria.
C’è una musica che unisce, che rappresenta, che vibra dentro i luoghi e dentro le persone. È la musica che scaturisce dai tasti del nostro organo restaurato, oggi finalmente riconosciuto con Certificato di restauro a regola d’arte dalla Soprintendenza di Genova. Un traguardo importante, che restituisce dignità a uno strumento antico, testimone di una lunga storia spirituale e comunitaria.
✨ Per celebrare questo ritorno alla vita, sabato 28 giugno alle ore 21, l’organo sarà al centro di un concerto speciale. Sul palco, il maestro Andrea Vannucchi condurrà il pubblico in un percorso musicale profondo, tra le opere di Capocci, Tebaldini, Guilmant, Bossi e altri compositori che hanno fatto grande il repertorio organistico europeo. Un’occasione imperdibile per ascoltare le potenzialità sonore di questo strumento, in una cornice suggestiva e carica di significato.
📸 Ma non finisce qui. Dal 27 giugno, presso l’Oratorio di Santa Caterina, sarà aperta al pubblico la mostra fotografica “C’eravamo tanto amati” di Paola Gallo Balma, vincitrice del Premio Fujifilm 2021. Le immagini, donate dalla famiglia dell’artista, raccontano il volto più intimo di Corniglia: sguardi, gesti, angoli nascosti, legami invisibili che parlano d’amore per il territorio e la sua gente. La mostra resterà visitabile fino al 4 settembre.
🌱 A un anno dall’inizio, si celebra anche Orizzonte Terzo Paradiso, il progetto ideato dall’artista Michelangelo Pistoletto, che ha intrecciato arte, riflessione, paesaggio e comunità. Un filo rosso che ha unito esperienze, generazioni e linguaggi, trasformando Corniglia in un luogo di confronto e ispirazione. Le puntate del podcast dedicate a questo cammino sono disponibili su Talking Nat 🎧.
📍 Corniglia continua a essere un faro culturale. Ogni evento, ogni incontro, ogni emozione condivisa tra arte, musica e memoria diventa un atto collettivo di costruzione. Costruzione di bellezza, di identità, di qualcosa che resta.