100 anni di “Ossi di seppia”: Eugenio Montale e la poesia nata a Monterosso
15 giugno 1925 – 15 giugno 2025
100 anni di “Ossi di seppia”, sono passati cento anni dalla sua pubblicazione, la prima raccolta poetica di Eugenio Montale, destinata a cambiare per sempre il volto della poesia italiana del Novecento. Montale scrisse questi versi a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo che diventa paesaggio simbolico ed esistenziale.
Il mare, i muri a secco, gli odori degli agrumi e il silenzio assoluto della natura diventano metafore della condizione umana, tra disincanto e ricerca di verità. Tra i versi più celebri, quello che parla dell’”odore dei limoni”, evocazione semplice e potente di una felicità possibile, ma fugace.
Ossi di seppia è anche un’opera che ha attraversato guerre, censure, epoche diverse, mantenendo viva la sua voce, oggi più che mai attuale.
Nel centenario di questa pietra miliare della letteratura, celebriamo non solo un libro, ma un’intera visione del mondo, nata dal legame profondo tra un poeta e il suo paesaggio.
📍 Qui delle divertite passioni per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza…
Dal 15 al 29 giugno 2025, Palazzo Ducale di Genova ospita la mostra “Meriggiare pallido e assorto”, omaggio visivo e sensoriale all’universo montaliano, con immagini dall’archivio di Angela Betta.
È un’occasione per riscoprire Montale e le Cinque Terre attraverso la lente della poesia, ma anche per promuovere un turismo lento e consapevole, fatto di ascolto, bellezza, memoria e contemplazione. Un invito a ritrovare, nelle pieghe del paesaggio, il “filo da disbrogliare” che ci mette nel mezzo di una verità.